Perché mi sono specializzato nella realizzazione di cucine artigianali?
Questa è una domanda che mi fanno praticamente tutti quelli che visitano il mio laboratorio. Non c’è una risposta, in realtà mi sono ritrovato a lavorare il legno come se fosse la mia naturale vocazione, in seguito quando mi sono concentrato sulle cucine, ho capito che era l’ambito in cui avrei potuto esprimere al massimo le mie potenzialità. Qualcuno potrebbe chiamare tutto questo fortuna, altri determinazione, io penso che sia un insieme delle due cose.
Perché proprio la cucina? Probabilmente dipende dal senso di accoglienza e calore che mi dà la cucina, la dolce familiarità che m’ispira. Certo anche una libreria o un divano possono richiamare la serena intimità della propria casa, però la cucina è un’altra cosa, la cucina è il moderno focolare domestico.
Così, già da quando scelgo il legno giusto o penso alle modalità di taglio, dentro di me prende forma la nuova cucina.
Insomma arrivano prima le sensazioni che poi traduco in un oggetto concreto.
E oggi è proprio questo che desidero comunicarti. Mi riferisco alla positività e al senso di benessere che emana naturalmente l’immagine stessa di una cucina vissuta. È nella tua quotidianità, a partire dalla mattina, con la colazione e il saluto alla famiglia, e così via per tutti i momenti che la vedono protagonista.
Cosa cerchiamo alla fine se non raggiungere uno stato di benessere?
Pensa per un istante al concetto di “benessere”, nella vita è tutto – nessuno sogna il malessere – qualcuno se lo può procurare altri no. Chi se lo può procurare, generalmente lo fa, chiaramente non tutti cercano il benessere scegliendo la cucina giusta, ma tutti quelli che passano a trovarmi non mancano di esprimere il piacere di soggiornare in un ambiente confortevole dove la sola bellezza del mobile aiuta ad accrescere il proprio stato emozionale. Ricordo addirittura di una signora, una professionista affermata, la quale mi disse che per lei la cucina era il suo “antidepressivo” segreto.
Il benessere e il comfort sono concetti strettamente connessi, e in relazione ad una cucina si esprimono fondamentalmente in tre diverse maniere:
1. il perfetto allineamento spaziale del mobile nelle misure del tuo locale, anche in relazione alle tue esigenze e gusti personali, e per allineamento non si parla di “più o meno”, bensì di taglio preciso al millimetro – qui non esistono moduli prefabbricati
2. la capacità di un mobile di pregevole fattura artigianale (a mano, con arte) di adeguarsi e contagiare con la sua bellezza l’arredamento circostante, grazie anche alle finiture attuate con sobrietà e sempre con l’obiettivo di esaudire totalmente la tua volontà
3. la longevità – le mie cucine sono fatte con materiali di pregio, di conseguenza invecchiano molto, molto lentamente, non solo come stato fisico dei materiali, ma anche come adattabilità ai mutamenti del gusto, è la differenza tra un oggetto di valore che sembra senza tempo e quindi sempre attuale e prodotti frutto di poca ricerca e privi di valore che durano una stagione.
Tutte cose che un mobile prefabbricato, costruito ed assemblato con parametri freddamente industriali, non ti darà mai – in certi casi un arredamento di basso livello nella sua fattura getta sull’ambiente domestico una reale atmosfera di depressione. Hai presente a cosa mi riferisco?
Insomma, la vera cucina artigianale, il genuino lavoro artigianale, lo vedi! Lo percepisci! È anche una cosa che va a pelle, per questo, se sei indeciso, se ci stai pensando, ti invito a venirmi a trovare, toccare di persona i miei materiali, osservare il mio lavoro da vicino.
Non tutte le cose si possono spiegare a parole, per questo sarei felice di ospitarti in laboratorio. Contattami liberamente per un appuntamento.