Quando ti ho parlato delle differenze tra legno massello e truciolare – il primo è legno e il secondo un amalgama di scarti di lavorazione – ti avevo promesso qualche approfondimento un po’ più tecnico (ma molto utile per scegliere la tua nuova cucina).

Qualcosa per mostrarti come la costruzione di una cucina artigianale su misura preveda attenzione a particolari talvolta finissimi, da seguire in prima persona, cosa che in ambito industriale non può assolutamente avvenire.

Scegliere il legno giusto di persona

L’artigiano come sai opera con arte e vorrei citare a tal proposito un aforisma di San Francesco d’Assisi che pare piacere molto ai miei colleghi artigiani del legno in giro per il mondo, forse perché tutti ci riconosciamo in quelle parole:

“Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.”

Sono io che scelgo di persona la zona di produzione, il fornitore e il tronco stesso. Io lavoro solo con legno selezionato, così, come un compositore mette la sua anima nelle musiche che scrive o il pittore amalgama i suoi colori, io scelgo esattamente il legno che voglio perché poi lo lavorerò con le mie mani, con passione e arte.

Così quando valuto la fattura di un tronco, osservo i punti di rottura, considero il grado di umidità, penso a come si assesteranno nel tempo le sue fibre, come si modificheranno. Esamino i disegni delle venature che poi si evidenzieranno nel taglio e molti altri aspetti che solo apparentemente sembrano trascurabili, ma che in realtà definiscono il vero carattere di una cucina artigianale. Unica..

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3 modi per tagliare il legno dal tronco

Una volta scelto il tronco, bisogna ricavarne il legno massello. Questo si ottiene in blocco unico a partire dal tronco intero ed il taglio può essere fatto in tre modi:

1) A cuore vivo
Sì, è una bella definizione, romantica, qualcuno usa dire semplicemente con cuore. Questo taglio è ottenuto esattamente al centro del tronco. Questa sezione è più resistente alle imbarcature, ma è più soggetta a crepe che in una cucina non determinano nessun tipo di problema strutturale, ma possono costituire un problema di tipo estetico.

2) A cuore spaccato
Niente a che vedere con i patimenti d’amore, qui il taglio avviene più lateralmente, un lato della tavola coincide con l’esatto centro del tronco, l’altro lato è più esterno.

3) Fuori cuore
Ma non senza cuore! In questo caso il legno è ottenuto dalla parte più esterna del tronco.

In generale, ricavando la tavola dalle zone più esterne, aumentano le possibilità di imbarcamento e diminuiscono quelle di crepature.

Ci vuole quindi tanta esperienza passata sul campo a osservare particolari. Devo dire che la guida dei mie vecchi maestri che m’insegnarono quest’arte si è rivelata un tesoro di straordinario valore.

Purtroppo un qualsiasi arredamento da produzione industriale (quelli che trovi nei centri commerciali del mobile per capirci)  non è fatto così, talvolta non c’è nemmeno il legno. Per fare truciolare non serve niente del genere, serve materiale da compattare insieme e tanta colla. Null’altro.

L’albero, la scelta del tronco, l’osservazione degli anelli tronco per tronco non sono fattori che appartengono a quel modo di lavorare.

L’arte di costruire una cucina artigianale

Ti ho spiegato un particolare aspetto tecnico che forse non conoscevi, è una delle tante cose che faccio per avere in laboratorio sempre e solo materiali pregiati, quei materiali che quando vieni a trovarmi, che sia per conoscermi o per vedere i progressi della tua cucina, puoi toccare, apprezzare coi tuoi occhi.

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Chiamami al 340.5616643 per un appuntamento in laboratorio oppure scrivimi a info@chefdellegno.it

 

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